Beh, avere 70 anni (o più) oggi, può essere anche un bel problema. Forse è un problema passeggero, ma da qualche mese sembra esserci un demone che ha scelto di prendere come bersaglio i più grandi di età. Qualcuno manifesta tensione, un timore reverenziale verso un virus che non si vede, che crea paura.
Come fare per abbassare questa tensione e affrontare al meglio questo momento? In primo luogo ricerchiamo le care e vecchie buone abitudini: alzarsi alla solita ora, prepararsi una buona colazione, fare qualche mestiere e, soprattutto se in casa si è da soli, cercare compagnia. Da oggi qualche parente potrà venire a trovarvi, ma dal divano si può essere ovunque e con chiunque grazie alle nuove tecnologie. È l’occasione giusta per imparare ad usare queste nuovi e strani strumenti di comunicazione. Chi può, chieda qualche consiglio ai figli o, ancora meglio, ai nipoti. Loro si che sono esperti in computer, telefonini, fare videochiamate, ecc. In cambio di questo aiuto ricevuto, date loro un po’ di conoscenza del vostro passato e della forza che avete avuto ogni giorno per arrivare oggi a dire che “non c’è notte che non veda il sole”. Sarà anche un periodo piuttosto buio, ma tutto poi si schiarisce.
Questa riflessione, questo cambio di prospettiva, mi ha fatto venire in mente un pensiero del poeta Robert Lee Frost, che qui parafraso: quand'ero giovane andavo a scuola dai vecchi, per imparare il passato. Ora che sono vecchio, vado a scuola dai giovani per imparare il futuro.
Manuel Benedusi, Psicologo e Psicoterapeuta, specializzato in Terapia Breve Strategica:
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